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Amore = mc²

Era inevitabile, iniziando un progetto come questo che il nome fosse "I Love You". Quando nel 2009, con un gruppo di amici e colleghi, ci siamo ritrovati ed abbiamo iniziato a pensare ed a costruire l'idea, ci siamo subito resi conto che ciò che saremmo andati a fare, oltre al nostro lavoro, era quello di proporre noi stessi e l'amore che mettiamo in ciò che facciamo, senza segreti. Il bene (bene/amore dall'inglese), che diamo ogni volta rispondendo al telefono, ancor prima di fare business, ma anche il bene che deve affrontare chi, a sua volta, voglia incontrarsi per venire da noi. I Love You è l'incipit che deve far capire che si è a casa propria, e che oltre alle bottiglie di vino, gli affettati, i distillati ed i dolci, una persona qui non è mai un cliente, ma un amico. 

 

Per quello che riguarda la proposta della cucina, invece, ci confrontiamo con stile degli storici Bistrot francesi.

Nati nel 1800 a Parigi, sembra dall’espressione derivata da “Bistroquet”, nome che un tempo veniva dato ai vignaioli o agli aiutanti dei commercianti di vino, a tutt’oggi, il termine viene solitamente usato al posto di osteria o piccolo ristorante. In pratica è una raffinata evoluzione dell’osteria, dove molto spazio hanno anche le pietanze: di solito con scelta limitata rispetto ai ristoranti, ma di qualità molto buona.

Il termine Bistrot è comunque indissolubilmente legato alla cultura parigina ed ai suoi costumi e tradizioni: un luogo del bere, del degustare, che durante gli anni venne ad acquisire molti significati diversi, e che da posto di ristoro della gola divenne anche luogo di incontro di artisti, letterati, attori, palcoscenico di giochi e spettacoli, ed anche di riunioni politiche: nel bistrot insomma convergevano tutta una serie di personaggi, che in quegli ambienti piccoli, raccolti e fumosi, spesso maturavano l’ispirazione per le loro opere o le loro azioni rivoluzionarie.

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